Prima e dopo: una casa in rovina torna al suo antico splendore

Federica Di Bartolomeo Federica Di Bartolomeo
Recupero di un palazzo storico, studio di architettura Antonio Giummarra studio di architettura Antonio Giummarra غرف اخرى
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Una casa antica, un palazzo ottocentesco per essere precisi, situato nel centro storico di Ragusa superiore. Il Prima e Dopo di cui vogliamo parlarvi oggi riguarda un edificio storico dal passato importante, che però è rimasto per molto tempo inosservato nella città, a causa dello stato di abbandono in cui versava. Finché un giorno l’architetto Antonio Giummarra, specializzato nella ristrutturazione di edifici storici, non fu chiamato a recuperare questo antico edificio, e a farne casa , così come la intendiamo noi oggi. È proprio qui che comincia la nostra storia.

Oggi

Non male come scorcio, vero? Eppure quella che vedete è una semplice zona di passaggio, che grazie ad una sapiente opera di ristrutturazione, riesce ancora a  dare, pur con un tocco di modernità, la sensazione di un’antica eleganza .

Prima e dopo: le zone di passaggio

Quello che però aspettava i lavori di ristrutturazione era qualcosa di molto diverso. Lo possiamo vedere bene qui, nell’immagine a sinistra. Pavimenti e pareti distrutti dall’umidità, rendevano difficile credere che ci si trovasse in quello che fu un palazzo signorile. A destra però, vediamo il meraviglioso risultato dell’opera di restauro: le volte a botte ad esempio sono state rivalorizzate, lasciando anche degli elementi in pietra naturale a vista. Un moderno rivestimento per pavimenti è ora messo sotto la giusta luce, grazie ad un impianto d’illuminazione moderno.

Le scale

L’intero edificio è distribuito su tre livelli, raggiungibili ora sia mediante le scale che mediante un ascensore.  La modernizzazione del palazzo ha significato cambiare alcune strutture di base, come ad esempio le scale. Il cambiamento è stato spettacolare: una scala di legno, visivamente pesante, è stata totalmente reinventata, con un design moderno dall’ aria minimalista. La scala che vediamo adesso alla nostra destra, oltre che a recuperare spazio,  si adatta al nuovo volto della costruzione: moderno, arioso e leggero.

In questa zona della casa possiamo di nuovo osservare  come si sia attuato il miglioramento degli spazi, mantenendo alcuni elementi strutturali, pur se introducendo un design  più minimalista e moderno. Il  meraviglioso pavimento in cementine  è stata mantenuto, mentre la carta da parati è stato sostituita da un muro imbiancato su cui, però, si sono aggiunti alcuni dettagli che ricordiamo il carattere storico dell’edificio.

Soggiorno barocco e cucina minimal

Salendo le scale ci troviamo in uno degli appartamenti dell’edificio, dove ritroviamo le stesse caratteristiche poco sopra descritte, insieme a degli elementi di eccezionale modernità, che mai ci saremo aspettati di trovare in una struttura di fine Ottocento.  

Delle porte a scomparsa delimitano la cucina e ottimizzano lo spazio. Vediamo così due ambienti diversissimi messi a confronto: da un lato la cucina illuminata minimalisticamente a led, dall’altro il salotto con il lampadario barocco.

Nel sottotetto

L’appartamento che si trova all’ultimo piano costituisce essenzialmente un recupero di sottotetto. Anche qui siamo rimasti colpiti dall’approccio essenzialmente minimalista che ha ridistribuito gli spazi.

Essendo un edificio storico infatti si è dovuti rispettare l’originale aspetto della facciata, rimasta dunque  intatta nella struttura, dimensione delle finestre compresa.Il colore bianco così è risultato la soluzione ideale: esteso dalla vernice delle pareti ai mobili dalle linee semplici, conferisce luminosità a questo ambiente.

I mobili come abbiamo visto hanno linee semplici e moderne, fungendo anche da partizione negli spazi. Ciò ha permesso anche una maggiore libertà nella zona pranzo

Gli esterni: un dopo fedele alla tradizione

Salutiamo questo meraviglioso progetto con un ultimo sguardo agli esterni. Sul retro della casa ad esempio, vediamo un grande cambiamento rispetto alla prima immagine.

È stato sostituito il colore rossastro, diventato nero in molte aree,  con un color ocra simile a quello  della facciata. Un angolo strutturale è stato riempito dal leggero scheletro dell’ascensore.

L’ultima immagine che vogliamo darvi è quella della facciata, riportata al suo antico splendore barocco. I frontoni e le architravi, i colori originali e le decorazioni: tutto è stato mantenuto il più fedelmente possibile, sostenuto da una nuova e moderna solidità.

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