L’open space buio e triste riempito dalla luce

Eugenio C. – homify Eugenio C. – homify
Ristrutturazione d'interni, RESIDENZIALE, Studio Architettura Arch. Francesca Tronci Studio Architettura Arch. Francesca Tronci غرفة السفرة
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Per il nostro articolo relativo alle ristrutturazioni, oggi affronteremo un progetto particolare. Infatti, l'immobile che avete visto in foto fa parte di un antico monastero del 1600 in provincia di Carbonia-Iglesias, in Sardegna. Il progetto è stato incentrato su una valorizzazione di carattere storico dell'edificio, proponendo allo stesso tempo un livello abitativo adatto alle esigenze della vita moderna, ma in che modo? Basta scorrere le immagini. I lavori sono stati condotti dallo Studio di Architettura dell’Arch. Francesca Tronci. Iniziamo il nostro tour andando a vedere come si presentava l’immobile prima dei lavori.

Prima della ristrutturazione

Già da questa immagine possiamo capire lo stato di abbandono in cui versava parte dell’edificio. La pianta a forma rettangolare non garantiva un’illuminazione naturale sufficiente, visto che le uniche aperture verso l’esterno dell’appartamento erano presenti solo sui due lati corti speculari.

La pianta

La pianta così strutturata è stato forse il problema principale di tutto il progetto di ristrutturazione. In questa foto possiamo osservare la zona giorno che cambierà radicalmente a lavori ultimati. Avete già notato quello spazio in alto? Parte della soluzione verrà proprio da lì.

L'ex-cucina

L’ultima foto dei lavori in corso ritrae la zona che precedentemente ospitava la cucina. Ma ora basta tergiversare, andiamo a vedere il risultato finale!

Nuova vita: più luce!

A lavori completati sembra di essere in un altro appartamento. La pianta rettangolare è stata pensata per ospitare un grande open space che ha tutti gli ambienti più importanti della casa: dal comodo soggiorno che sfrutta lo spazio sotto scala con il divano, a una cucina moderna che con tanto di bancone/area snack. Se siete in cerca della cucina che fa per voi, date un occhio alle nostre idee.

La disposizione

La nuova disposizione degli ambienti prevede dei tagli nella copertura per sfruttare lo spazio del secondo livello, ma soprattutto la luce che ne deriva. L’intervento ha così sfruttato al massimo le possibilità che offriva la struttura esistente, senza però danneggiarla in alcun modo: i progettisti durante i lavori hanno scelto di riaprire delle vecchie nicchie dimenticate nei secoli facendo riapparire archi e volte.

La zona notte

Al secondo livello troviamo la camera da letto. La scala  è l’unica vera connessione tra zona giorno e notte ed è stata disegnata su misura. Questo spazio, prima dell’intervento, era un semplice soppalco che divideva piano terra e primo piano, ma la committenza aveva già ben chiara l’intenzione di ricavare un’area più moderna e confortevole, proprio come quella realizzata.

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