In questo libro delle idee presentiamo la progettazione di un giardino di campagna a opera di Lucia Panzetta, paesaggista che opera da Mantova in tutta Italia. Il lavoro è stato seguito interamente e passo per passo dalla stessa paesaggista, dalla progettazione alla realizzazione finale. Progettare un giardino in campagna di solito consente di avere maggiore libertà nella scelta e nel posizionamento delle piante, per ricreare quell’effetto “naturale” e poco artificioso. In questo caso, invece, la paesaggista Lucia Panzetta ha voluto come filo conduttore la geometria e la linearità delle forme. Il giardino in questione ha preso il nome di “Geometrie in campagna”, perché ha delle forme molto pulite a suddividere gli spazi. Le forme geometriche sono il motivo conduttore di tutto il giardino e ne evidenziano la semplicità e l’eleganza. Anche la scelta delle piante è stata strettamente funzionale ai punti in cui sono state posizionate.
Vediamo nel dettaglio i particolari della progettazione e come è stato realizzato.
Nel progetto, vediamo che alla destra del giardino vi sono 3 Carpynus Betulus Pyramidalis che nascondono la cabina elettrica presente e la schermano dalla vista del giardino.
Le geometrie del giardino sono composte da 3 Platanus acerifoglia a tetto, mentre per delimitarlo sono state inserite due spalliere di Malus Coccinella, disposte sfalsate per dare la possibilità di oltrepassarle, ma bloccandone la vista dal giardino. Per chiudere il viale d’ingresso è stata inserita una bordura composta da Buxus sempervirens piantumato in linea retta e un insieme di Carex oschimensis evergold e Stipa tenuissima, delle graminacee che, allo stesso tempo, danno un’idea di pulizia e disordine apparente.
Appena si entra nel vialetto pedonale che conduce all’abitazione, alla sinistra del giardino, la bordura è stata costruita in maniera speculare e alternata rispetto a quella a destra. In mezzo, lo spazio per consentire il passaggio e la manutenzione del giardino stesso.
Nella progettazione di un giardino di campagna non possono mancare le essenze e, andando avanti, Lucia Panzetta ha pensato di creare una bordura che va a delimitare l’aia con l'hydrangea quercifoglia e la carex oschimens evergold. Queste due tipologie di essenze hanno una doppia funzione: permettono l’accesso al giardino e creano anche una barriera per tenere lontani gli sguardi indiscreti dalla zona relax/barbecue.
A chiudere il percorso, l’ingresso è stato arredato da due filari di Platanus Acerifoglia a tetto, che richiamano quelli posizionati a destra del vialetto pedonale. Nelle foto vediamo tutte le fasi della realizzazione del giardino.
Come si può notare dal progetto, ogni elemento è stato posizionato dalla paesaggista Lucia Panzetta in modo tale da mantenere un equilibrio geometrico di forme e un’armonia di colori, bilanciando la sensazione di linearità, semplicità e, allo stesso tempo, di eleganza del giardino stesso.